Balderic - Chronicon Cameracense et Atrebatense....Ludus

Chronicon Cameracense et Atrebatense, sive historia utrisque ecclesiae, III libris, ab hinc DC sere annis conscripta... 1615. Rara prima edizione, nell'originale latino, di una cronaca medievale di Cambrai e Arras, scritta intorno al 1100 e contenente la più antica descrizione e rappresentazione conosciuta di un gioco "virtuoso" con dadi e scacchiera inventato intorno al 965 da Wibold, arcidiacono di Noyon, nominato vescovo di Cambrai poco prima della sua morte, insieme a una versione semplificata in cui la virtù viene scelta tramite un puntatore rotante al posto dei dadi. Il gioco di Wibold, chiamato "Ludus regularis seu clericalis", è descritto in dettaglio in un capitolo di 12 pagine della cronaca stessa, con ampie note in un commento di 13 pagine in cui sono inserite anche le tre tavolette pieghevoli. Le due tavolette rettangolari sono molto simili, con spazi rettangolari che rappresentano 56 virtù disposte lungo i bordi del rettangolo. L'obiettivo è acquisire il maggior numero possibile di virtù. Alcune virtù sono più facili da ottenere di altre. La chiesa medievale spesso considerava i giochi di dadi come strumenti del diavolo e Viboldo sviluppò questa virtuosa alternativa per trasformare questo pericoloso strumento in un buon lavoro. La cronaca stessa è una fonte importante per la storia di Cambrai e Arras, a partire dall'Impero Romano sotto Giulio Cesare e dai Franchi sotto Clodoveo, fino al 1090 circa. Opera completa delle 3 Tavole ripiegate così composte: .1 grande tavola da gioco pieghevole incisa (dimensioni della piastra 29,5 x 29 cm) e 2 grandi tavole da gioco rettangolari pieghevoli stampate a caratteri mobili (30 x 41,5 cm e 33 x 32,5 cm), Ciascuna delle tavole stampate a caratteri mobili con le stesse 4 piccole incisioni al centro (che rappresentano i lati di 3 dadi vocalici cubici e 1 dado consonantico tetraedrico) e testo esplicativo sul retro, le stesse 4 incisioni di dadi nel testo insieme a 3 piccole incisioni di sigilli (più 4 ripetizioni). Inoltre, 3 testate e finali in legno (più 2 ripetizioni), 15 iniziali decorate in legno (4 serie) tra cui una sul retro di una tavola da gioco, più 1 ripetizione, arabeschi e altri ornamenti tipografici e una piccola croce templare. Alla sguardia anteriore residuo di Ex Libris nobiliare e a quella posteriore un appunto manoscritto. Legatura in tutta pelle leggermente usurata con piccolo danno alla cuffia superiore come da foto. Internamente buone condizioni generali con leggere fioriture sparse e piccole macchie sparse. Numero pagine complessive: I bianca + XXXII + 607 + XVII + I bianca.


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